Il jazz, quello classico, non è mai morto. Anzi, si è rinnovato nel repertorio, nel rapporto affettuoso con il passato, nella ricerca di sonorità raffinate, nell’allargamento del linguaggio melodico e ritmico. La tradizione è una fonte della giovinezza sempre fresca, che in Paul Motian, Keith Jarrett, Brad Mehldau, Wayne Shorter, Kurt Elling ispira la trasformazione del passato in una voce contemporanea.
L’undicesima stagione delle Lezioni di jazz di Stefano Zenni è un viaggio nel jazz contemporaneo. O meglio, è una ricognizione dei mutamenti di linguaggi e stili, delle ibridazioni tra generi e del contribuito dei grandi musicisti alla base delle trasformazioni del jazz degli ultimi anni. Una mappa per comprendere da dove proviene la musica contemporanea, per orientarsi tra la tante declinazioni del nuovo jazz globale.