Musica jazz dal vivo e brevi testimonianze delle moderne forme di censura che oscurano ai nostri occhi una parte della realtà, a Roma, all’aperto, nel parco della Casa del Jazz con ingresso libero. Questo promette il ciclo di incontri musicali e di intrattenimento dal titolo “Storie di ordinaria censura” curato da Ossigeno per l’Informazione, realizzato in collaborazione con la Fondazione Musica per Roma e inserito nella ricca rassegna musicale estiva Summertime 2023 della Casa del Jazz, che inizia il 7 giugno.
Saranno tre noti giornalisti, ciascuno esperto nel suo campo, a fare brevi esempi delle subdole forme di censura che colpiscono giornalisti, scrittori, artisti, opinionisti, attivisti: Lirio Abbate, Giampaolo Cadalanu e Attilio Bolzoni. Ne parleranno insieme all’attore Vittorio Viviani, conduttore di queste serate, nelle quali comunque sarà sempre la musica il piatto forte, prendendo più spazio delle parole: il 9 giugno con il trio di Vittorio Mezza.
Lirio Abbate parlerà di ciò che accade in alcune parti della nostra pacifica Italia, dove le vite e i movimenti dei boss più ricercati rimangono per decenni avvolte in un silenzio inspiegabile, impenetrabile anche dopo la loro cattura, com’è accaduto per Matteo Messina Denaro e, prima, per Bernardo Provenzano. Nella stessa serata Giampaolo Cadalanu ci parlerà di qualcosa di simile che accade nell’Ucraina in guerra, da dove riceviamo molte notizie ma non alcune informazioni importanti perché vengono sottratte all’osservazione dei cronisti.
Formazione Vittorio Mezza Trio
Vittorio Mezza – Pianoforte e arrangiamenti
Stefano Pagni – Contrabbasso
Giampaolo Ascolese – Batteria