INGAR ZACH & MICHELE RABBIA

INGAR ZACH  MICHELE RABBIA

“MUSIQUE POUR DEUX CORPS”

“Musique pour deux corps” riunisce, nel suo secondo repertorio, il duo Michele Rabbia e Ingar Zach. Insieme, i due percussionisti, propongono un concerto volto a inventare, ricercare e sviluppare nuove forme sonore da materiali illimitati e inesauribili che solo le percussioni possono offrire.

Le pelli sono utilizzate come superfici su cui far risuonare differenti metalli, legni, oggetti vari e l’elettronica viene utilizzata come estensione del suono naturale per aprire l’intera gamma di un nuovo mondo sonoro. Un’  intensa conversazione quella fra i due musicisti, in cui è abbastanza evidente una visione estetica comune, unita ad una diversa espressività che rende magnetica la loro esibizione, durante la quale il concetto di suono assume connotazioni tali da dover essere ascoltato e interiorizzato nella sua più ampia accezione

“Michele Rabbia è un «residente di spazi»: quando suona li abita e li crea.”

Percussionista, batterista. Il suono, il gesto e l’azione, come anche il silenzio, sono tratti caratterizzanti della sua musica. In “solo”, come in gruppo, si esprime plasmando spazi sonori in cui coniuga la tecnologia con l’originalità di materiali artigianali che lui stesso sceglie con cura. Suona in diversi contesti musicali; musica improvvisata, contemporanea e musica elettronica. Nella sua attività concertistica e discografica collabora con una miriade di musicisti diversi, ma anche con coreografi registi e letterari di chiara fama. Si è esibito nei più importanti festival Europei, in Cina, India e Stati Uniti

Ingar Zach, Ingar Zach (Oslo, 29 giugno 1971) è un percussionista e compositore norvegese. Inizia la sua formazione di percussioni già all’età di 7 anni nella banda locale di Oslo. Durante la sua adolescenza è attivo nella big band jazz locale e inizia anche una band di rock progressivo all’età di 15. Non c’è nulla di generico nella danza di Ingar Zach con i suoi strumenti – l’informazione gestuale è altamente personale e specifica. La pelle dello strumento diventa un condotto sonico. Il kit di Ingar Zach è in continua evoluzione – mai esattamente la stessa in qualsiasi concerto o registrazione e ogni set-up, unico. Alla base del suo kit c’è la Gran Cassa, che diventa un tavolo, sia fisicamente che musicalmente – molti suoni risuonano e vengono amplificati attraverso di essa.